Come riconoscere il carattere orale in bioenergetica

Il cucciolo lasciato solo

puoi far entrare quando sei disposto a lasciar andare


L’orale è una delle maschere bioenergetiche. Cosa vuol dire?

Questa maschera caratteriale si forma, tra il primo e il terzo anni di vita, quando iniziamo ad esplorare il mondo e abbiamo profondamente bisogno della presenza visiva, tattile e corporea dell’adulto di riferimento, quello che dovrebbe rassicurarci con la sua presenza attenta ai nostri bisogni e a soddisfarli.

Cosa può accadere in questa fase dell’età evolutiva?

Il gioco dell’evoluzione psicofisica continua circa fino ai 7/8 anni di età, momento e fase finale della strutturazione della personalità.

Ed è proprio nella fase orale, i nostri 1/3 anni di età biologica, che si forma il carattere del dipendente.

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Quali sono le caratteristiche fisiche del carattere del dipendente?

La corporatura di un adulto con caratteristiche in prevalenza del dipendente, la si riconosce subito per l’assenza di muscolatura: gli arti, i glutei e i seni tendono ad afflosciarsi. Il suo corpo è l’esatta rappresentazione di ciò che vive interiormente: non regge. E’ spesso sottosviluppato, appare piccolo e un eterno bambino nei modi e nella sua figura minuta. Lo sguardo di un dipendente è grande, aperto e richiamante l’attenzione: i suoi occhi trasmettono una tristezza profonda.

Il linguaggio che utilizza più di frequente è fatto di bisogni: ” mi manca”, “solo”, “non ce la faccio”, richiamando al suo continuo bisogno di sostegno. Chiede spesso l’opinione altrui, ricerca il supporto anche e soprattutto per prendere decisioni. Ha paura a lasciare andare e viene puntualmente lasciato.

Nella vita tende a procrastinare e fatica a portare a termine, si perde nella sua ricerca di nutrimenti, coccole, affetto, la sua energia è tutta rivolta verso l’esterno, alla ricerca di continue conferme e riconoscimenti.

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Come si relaziona il carattere del dipendente?

Ha la tendenza a colpevolizzare gli altri, creandosi problemi su problemi, richiamando a sé attenzione e ascolto. Quei problemi non sono problemi per la persona dipendente, bensì costituiscono il modo che usa per ricevere attenzione, ascolto, cura e amore da parte degli altri e non sentirsi sola.

Fa per gli altri così da assicurarsi attenzione, non le interessa davvero aiutare l’altro, ma solo la sua vicinanza. E’ la salvatrice per eccellenza: così gli altri le dicono “brava” e lei si sente vista e riconosciuta, ricevendo cibo per la sua anima. Per questo la ritroviamo spesso in contesti sociali, dove si occupa di insegnamento, educazione, cura degli altri.

Ha continui alti e bassi e cerca di prevenire le reazioni degli altri; è cresciuta facendosi carico delle emozioni altrui perché troppa esposta, ritenendosi sempre responsabile di come si sentono.

Rimanere sola è la sua massima paura. Fatica a dire cosa desidera, si trattiene pur di non perdere la presenza di qualcuno, piuttosto fa finta di niente. Usa spesso il silenzio come mezzo per attirare l’attenzione su di sé apparendo infantile e sempre imbronciata.

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Che rapporto ha con il cibo e quali malattie sviluppa?

Preferisce gli alimenti dolci e cremosi, ama tutto ciò che è morbido e zuccheroso, poiché le danno subito un senso di sazietà, utile a colmare la solitudine. Il cibo può costituire uno dei maggiori pericoli per la personalità orale perché molto spesso sviluppa l’ipoglicemia. Tende ad ingrassare e poi a dimagrire e viceversa, perché il cibo è uno dei modi veloci per colmare i vuoti e attraverso cui somatizza le sue emozioni, maggiormente. A livello psicofisico infatti sviluppa malattie rare o incurabili, ha spesso problemi di salute che le consentono di ricevere cure e di assicurarsi un posto sicuro nella vita delle persone.

Può soffrire di malattie come: il diabete, la depressione, l’agorafobia, la miopia, l’emicrania e la bronchite.

Sono malattie che lo portano in contatto con la parte superiore del corpo, principalmente, il che significa mettere in discussione come avvengono i suoi movimenti tra dare e ricevere in relazione alle altre persone.

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Come è possibile sostenere e migliorare la condizione psicofisica di un carattere orale?

E’ possibile sostenere il carattere bioenergetico orale attraverso esercizi di ascolto, che aiutano la persona a sentirsi e a smettere di appoggiarsi agli altri per esistere. La base del suo cambiamento.

La condizione psicofisica dell’orale migliora perché prendendo contatto con i suoi bisogni, trova anche come soddisfarli e questo gli permette di diventare autonomo e di strutturarsi.

Questo è successo a molte mie clienti, tra cui Simona che è riuscita dopo alcuni incontri a sbloccarsi dalla paura di restare sola e ha iniziato a darsi lei ciò che chiedeva ad amici, partner ecc…scoprendosi più forte e capace di quanto pensasse.

Anna è riuscita a incanalare la sua energia fisica passando da un atteggiamento iper-richiedente, senza chiedere mai, a esporsi sul lavoro: “Non è successo niente di quello che temevo“. Per lei ora questo spazio che ha creato, di contatto con i suoi bisogni è diventato un appuntamento sacro, per trovare la direzione quando si accorge di pretendere che gli altri la capiscano e non accade come e quanto lei vorrebbe.

Grazie agli esercizi bioenergetici di respiro, contatto e ascolto ed espressione delle emozioni hanno sviluppato tutte una maggiore concentrazione che le ha aiutate a portare a termine progetti, lavori, scelte e discussioni che trascinavano nella loro vita in un’apnea pericolosa.

Nei prossimi articoli ti presenterò le altre maschere bioenergetiche e le loro caratteristiche. Ora, dimmi, ti sei riconosciuta? Se sì, in che cosa? Mi farebbe davvero piacere leggerti.

Ti piacerebbe scoprire il percorso bioenergetico per sbloccare l’energia fisica e sessuale? Scrivimi. Sarò felice di accoglierti nel tuo spazio bioenergetico.